Perché le persone saranno ancora necessarie in futuro Il robot come collega, non tagliatore di teste
Si teme che le macchine ci sottraggano il lavoro. Gudela Grote, la vede diversamente: il mondo cambia, emergono nuove professioni. E i robot devono completare le persone.
Nuove professioni in edilizio
Gli esperti e le esperte discutono della possibile perdita permanente e globale di posti di lavoro in seguito all'automazione e all’uso dei robot sempre crescenti. La storia può tranquillizzarci: finora, ogni rivoluzione tecnologica non solo non ha eliminato posti di lavoro, ma ne ha anche creati di nuovi. Sono emerse professioni che nessuno avrebbe potuto immaginare prima. Gudela Grote, docente di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’EHT, non crede che le professioni nell’edilizia scompariranno completamente. Ritiene piuttosto che ci sarà bisogno di un numero sempre maggiore di persone che assumeranno funzioni di livello superiore: programmazione, supervisione, coordinamento.
La macchina completa le persone
I robot raggiungono rapidamente i loro limiti quando si trovano di fronte a situazioni complesse. Ci sono numerose qualità umane come la creatività, la spontaneità o il coraggio di prendere decisioni insolite che, nel migliore dei casi, potranno padroneggiare solo in maniera rudimentale. «Ciò che distinguerà gli umani dalle macchine in futuro è ciò che ci rende umani: l’intelligenza sociale ed emotiva, la creatività e la capacità di risolvere i conflitti», dice Olav Strand della società tecnologica IP Soft. Secondo l’informatico Wolfgang Wahlster, nessuno sta perseguendo l’obiettivo di creare alternative con «superpoteri» agli esseri umani, bensì macchine complementari alle persone.
YouTube video (Tedesco): Innovation @ Implenia: Feldversuch mit dem Exoskelett
L’essere umano e la macchina si fondono
In un altro settore, l’essere umano e la macchina si fondono virtualmente per estrarre il meglio dai due mondi. Stiamo parlando dei cosiddetti esoscheletri, ad esempio utilizzati dai pazienti e dalle pazienti in riabilitazione: legano al corpo una struttura di sostegno che li aiuta a camminare o a piegarsi meglio. Queste strutture possono essere utilizzate anche nell’edilizia, rendendo il lavoratore in grado di sollevare oggetti pesanti o raggiungere punti più alti, perché così la sua forza aumenta. «Le capacità umane sono direttamente ampliate», dice Gudela Grote. Sembra che possiamo guardare con ottimismo al futuro del lavoro.